Abbiamo un magazzino centrale per le 4 Cucine popolari ... e non solo

Finalmente abbiamo trovato un locale dove fare un magazzino centrale per le Cucine popolari (sono già 4 e come noto la nostra intenzione è di aprirne una in ogni quartiere della città). Ne abbiamo bisogno per catalogare e trattare meglio ciò che ci viene donato. Abbiamo passato anni e mesi  alla ricerca di un locale, possibilmente in comodato gratuito. Di gratuito nulla, in affitto lo abbiamo finalmente trovato.
Abbiamo chiesto al nostro presidente Giovanni Melli di raccontare com’è questo magazzino e cosa comporta.

“Lunedì 9 maggio ho firmato il contratto di locazione  per un locale situato in via Arcoveggio 97/4“, ha esortito Giovanni. “Il locale, di 300 metri quadri, è un grande open space comprensivo di una piccola saletta che per noi è molto invitante. In quella saletta, infatti, pensiamo di costruire una piccola cucina dove poter trattare velocemente ciò che  ci viene donato e che sta per scadere in modo da dare una vita più lunga agli alimenti facendo dei pre-lavorati da congelare e mettere a disposizione delle nostre 4 Cucine popolari, ma non solo delle nostre Cucine … “
 

In che senso non solo per le nostre Cucine?

“In futuro pensiamo di condividere i pre-lavorati anche con le associazioni che sono parte della rete metropolitana di contrasto alla povertà alimentare e allo spreco alimentare. Si tratta di una proposta che faremo al Tavolo metropolitano, speriamo in questo modo di rivitalizzare un protocollo firmato da tante associazioni già da due anni ma che non ha ancora iniziato una vera collaborazione tra associazioni. Se in quella sede ci sarà un contributo al costo dell’affitto del magazzino potremmo assumerci il compito di essere capofila della raccolta alimentare tra le associazioni in rete e, quando avremo la cucina, essere anche il punto dove si preparano i pre – lavorati non solo per noi ma anche per  altre associazioni.”
“Abbiamo poi anche un’altra idea, per il momento solo tale e che, se si svilupperà, lo sarà in un futuro non proprio dietro l’angolo. Mi spiego: se dovessero aumentare le donazioni di alimenti, se la cucina per i pre – lavorati ‘prendesse piede’ potremmo pensare anche di  creare lavoro per persone svantaggiate costituendo  una cooperativa sociale per la gestione di questa cucina.”
Quanto è il costo dell’affitto?
“Il costo è di 1500 euro al mese più iva, il contratto è di 6 + 6 anni, ovvio che possiamo recedete, con i preavvisi di legge, in ogni momento.  Certo, per noi è una cifra molto importante, ma non potevamo più fare a meno di un luogo centrale dove fare arrivare i prodotti. Abbiamo cercato in ogni modo e in ogni dove. Non potevamo più aspettare. Devo dire che  grazie alle donazioni di tante amiche e di tanti amici abbiamo potuto accantonare il denaro necessario per pagare l’affitto e per realizzare la piccola cucina (un totale di 150mila euro).”
 

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