Cucine popolari presente, solidarietà e feste anche in agosto

Carissime volontarie, carissimi volontari,
amiche e amici delle Cucine popolari

continuano tempi molto difficili: guerra, profughi, covid, siccità.

Le Cucine popolari ci sono e con l’indispensabile contributo di tante e tanti volontari – grazie per la grande risposta che è stata data al nostro appello di ricerca di volontarie e volontari – e alle donazioni in denaro e in prodotti riusciamo sempre ogni giorno a dare un pasto caldo in asporto alle nostre e ai nostri ospiti, sempre tantissimi.

A partire da settembre la Cucina popolare Italicus sperimenterà una nuova sede: sarà all’Opera Padre Marella in via del Lavoro. Si tratta di una collaborazione tra due realtà impegnate nel sostegno dei più deboli. Ne parleremo diffusamente nel prossimo numero.
Con questa pagina vi salutiamo –  questo diario tornerà verso fine agosto –  non prima però di aver ricordato quanto belle sono state le ultime iniziative fatte e non prima di aver suggerito di partecipare ai prossimi appuntamenti.
Continuate a sostenerci se potete. La redazione di questo diario vi abbraccia e vi dà appuntamento verso fine agosto. Intanto non mancate alle prossime iniziative! Buona lettura.

Dulcis in fundo – narrazioni creative culinarie
E’ un laboratorio di narrazioni creative condotto da Mavi Gianni (operatrice culturale e teatrale napoletana di Bologna) che lo descrive come un luogo dove ritrovarsi per scambiarsi ricette della propria tradizione e storie di vita quotidiana: sogni, fallimenti, bisogni, emozioni, tradizioni.
Dulcis in fundo inizia lunedì 3 ottobre al Fondo Comini (di fronte alla Cucina popolare Battiferro) dalle 17 alle 19, prevede quattro incontri di due ore ciascuno, sempre al Fondo Comini, per raccogliere e servire storie e ricette.
L’ultimo dei quattro incontri, lunedì 31 ottobre, terminerà con una cena “con diletto” alla Cucina popolare Battiferro alle ore 20. Una cena fatta con i cibi preparati da ricette selezionate dalle Cucine popolari. Durante questa cena chi ha partecipato agli incontri potrà intervenire con letture, racconti, poesie sul tema del cibo.

Cena di solidarietà con le Cucine popolari al Battiferro
Cuoche chef della Cucina popolare Battiferro invitano amiche e amici a una cena solidale a tema sabato 22 ottobre alle ore 20 alla Cucina popolare Battiferro (Via Battiferro 2).  Il menu’ è ricco e preparato con molta cura, come sempreLa cena è intitolata “La cucina dimenticata” e prevede un’apertura con bruschetta con lardo di Colonnata e panzanella,  a seguire minestra pisarei e fasù, la seconda portata prevede una carellata mista con trippa, zucchine ripiene, stufato di carne con patate, uova in umido, il tutto con contorno di friggione. Infine il dolce: torta pattona. Il costo a persona, a sostegno dei progetti delle Cucine popolari, è di 25 euro, compreso ottimo vino rosso.  Vi aspettiamo numerose e numerosi. Prenotatevi sin d’ora telefonando a Maurizia 333 2945800

Italicus e Opera Padre Marella: la collaborazione è avviata
Come anticipato nel precedente diario, da lunedì 5 settembre la Cucina popolare Italicus serve il pranzo alle proprie ospiti e ai propri ospiti in via del Lavoro 13, all’Opera di Padre Marella.
​Il pranzo che per le nostre e i nostri ospiti è ancora in asporto, è preparato come sempre da volontarie e volontari della Cucina popolare Italicus che preparano anche il pasto per le e gli ospiti fissi dell’Opera e si occupano di ‘impostare’ la cena, sempre per gli ospiti fissi,  che sarà poi preparata da una loro cuoca.

Il 18 agosto scorso, Giovanni Melli, presidente di Civibo (l’associazione che gestisce le Cucine popolari) e Marco Mastacchi, presidente dell’Opera Padre Marella, hanno firmato un accordo per una sperimentazione di due mesi rimandando poi a uno specifico protocollo alla fine di ottobre la definizione ‘stabile’ della collaborazione.
Le premesse per una collaborazione proficua e di reciproca soddisfazione ci sono tutte, per cui al lavoro e auguri alla Cucina popolare Italicus rinnovata. 

Bologna non dimentica, in tante e tanti al 42° anniversario della strage del 2 agossto 1980
Davvero tante e tanti lungo tutta via Indipendenza e poi alla stazione: una marea di gente per ricordare gli 85 morti e gli oltre 200 feriti dell’orrenda strage fascista del 2 agosto 1980. C’eravamo  anche noi delle Cucine popolari,  dietro gli striscioni di Anpi e in mezzo alla folla.

In stazione, dove l’orologio sul muro esterno sinistro è fermo all’ora della strage 10.25, il palco era strapieno, molto composto, hanno parlato il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage Paolo Bolognesi “La corte d’Assise –  ha ricordato – ha confermato che la strage è stata organizzata dai vertici della P2, protetta dai vertici dei servizi segreti italiani e messa in atto da terroristi fascisti” e il sindaco della città Matteo Lepore, il primo sindaco ad essere nato dopo l’orrenda strage.  “Ogni anno facciamo di questo dolore un momento di raccoglimento e militanza, scendiamo in piazza da 42 anni e lo faremo finché la storia del nostro Paese, tradita e vilipesa, non sarà riscattata”, ha detto. E’ stato letto il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha voluto rivolgersi “anzitutto ai familiari, costretti a patire il dolore più grande, che hanno saputo trasformare in impegno civile, per testimoniare all’intera società che le strategie del terrore mai prevarranno sui valori costituzionali della convivenza civile. L’azione solidale dei familiari merita la gratitudine della Repubblica”. Il presidente ha anche ricordato nel messaggio la “inderogabile ricerca di quella verità completa che la Repubblica riconosce come proprio dovere”.
Sono tantissime le foto e i servizi che sono stati fatti, per vedere le foto del nostro Andrea cliccare qui 
Sono state fatte foto anche sulle “pietre d’inciampo”-  Ispirate a quelle dell’artista tedesco Gunter Demnig, da una idea del  nostro carissimo amico Aldo Balzanelli – che ricordano le 85 persone morte nella strage e che lo scorso anno sono state “murate”  tra i sanpietrini e l’asfalto da  Piazza Nettuno, lungo tutta via Indipendenza, fino alla stazione. L’iniziativa è stata  patrocinata dal Comune e realizzata da Cantiere Bologna, Cucine popolari, Sardine 6000, con anche l’associazione familiari delle vittime della strage.  Ecco una delle foto.

Bella festa per il settimo compleanno delle Cucine popolari
Tante amiche, tanti amici, volontarie, volontari, tutte e tutti insieme il 29 luglio in serata per festeggiare, anche in questi tempi così difficili, il settimo compleanno delle Cucine popolari nel parco del Fondo Comini, proprio di fronte alla 1° Cucina popolare Battiferro.  Grazie di cuore a tutte e a tutti. Siamo contente e contenti e annunciamo fin da ora che il nostro obiettivo resta quello di aprire una Cucina popolare in ogni quartiere della nostra città per essere vicino a chi ha più bisogno. Ci sono un sacco di bellissime foto del nostro Andrea, ne pubblichiamo una, invitiamo chi vuole vederne tante altre a visitare la pagina di Amiche e amici delle Cucine popolari su Facebook cliccando qui  

Sempre buona la pastasciutta antifascista
E’ stato lunedì 25 luglio del 1943 il giorno in cui è caduto il fascismo ed è stato arrestato Mussolini, e la famiglia Cervi, per festeggiare l’evento, pur sapendo che il fascismo non era finito,  preparò  chili e chili di pasta che venne distribuita  in piazza alla gente di Campegine. E’ da questa iniziativa che nasce la Pastasciutta antifascista che ogni anno, il 25 luglio,  viene offerta alle persone in tante parti del nostro Paese. A Bologna ci siamo sempre anche noi delle Cucine popolari lunedì 25 luglio eravamo in tante e in tanti  nel cortile di Palazzo d’Accursio. C’è stata anche tanta musica, con artisti che sono venuti a portare il loro contributo e a stare insieme: Mirco Menna, Gian Marco Basta, Federico Aicardi.
Per vedere la galleria delle foto vi invitiamo ad andare nella pagina di Amiche e amici delle Cucine popolari a questo link. per vedre il servizio di E’ TV cliccare qui . Anche il Tg3 regionale ha fatto un bel servizio:

Come contribuire alle Cucine popolari
– fate una donazione, questi sono gli estremi del conto corrente delle Cucine: c/c EmilBanca, intestato a CIVIBO Odv, IBAN: Associazione Civibo Iban: IT68 A 07072 02408 000000 182464  Potete farlo anche dal sito di Cucine popolari: https://www.cucinepopolari.org  Grazie!
– donate il 5×1000 alle Cucine popolari: nelle dichiarazioni dei redditi, ricordate di indicare il nostro codice fiscale nella casella del 5×1000: CIVIBO: 91372820372;
– diventate volontari, per segnalare disponibilità scrivete a info@civibo.it;
– stanno ripartendo anche se al momento a ritmo ridotto (cioè con numeri di partecipanti prestabiliti) le iniziative di raccolta fondi. Se avete compleanni, feste di pensionamento, feste per qualunque ricorrenza da organizzare, pensate a noi, chiamate il nostro Roberto Morgantini al 335 7456877 o chi conoscete tra le nostre e i nostri volontari.
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 la redazione del diario delle Cucine popolari
Demetrio Collina, Marta Fin

 P.s.: ringraziamo per i contributi il fotografo Andrea Fabbri Cossarini e il disegnatore Ermanno Marco Mari e Massimiliano Cordeddu per i video

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Puoi donare anche con un bonifico:
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Le Cucine Popolari sono un progetto di
CIVIBO ODV – Via Corazza 7/7 – 40129 c/o Muse
cf: 91372820372
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