Tutti passano alle Cucine Popolari

Carissime volontarie, carissimi volontari,
amiche e amici delle Cucine popolari,

cominciamo questa pagina del nostro diario, purtroppo, con la guerra che continua a uccidere, a distruggere, a rendere arido e disperato tutto. E non si ferma, e l’angoscia per quel popolo, la paura per tutte e tutti, crescono.
Noi continuiamo nel nostro lavoro quotidiano. Nelle nostre quattro Cucine popolari, in questi giorni, stiamo predisponendo tutto per tornare, almeno in parte, alla normalità, come sapete sono già in corso esperimenti. Stiamo sentendo le nostre e i nostri ospiti, anche quelli che non sono più venuti da quando, per la pandemia, serviamo in asporto, e stiamo pensando a come meglio rispondere a tutte le esigenze. L’asporto continuerà sia perché in tante e tanti desiderano continuare così sia per via del grande numero di pasti – 600 – che consegnamo ogni giorno, ma torneremo anche ad offrire la modalità originaria del nostro progetto: far sedere a tavola le e gli ospiti, servire il pasto con stoviglie di ceramica, bicchieri di vetro, posate di acciaio e favorire la socialità tra ospiti, e tra ospiti, volontarie e volontari.



Come sapete le Cucine popolari appartengono al Terzo Settore, la nostra associazione, che si chiama Civibo, è costituita come Odv (Organizzazione di volontariato). Il direttivo di Civibo, Cucine popolari, ha deciso, a maggioranza, di affiliarsi a una rete nazionale – Fitel – per essere più ferrati rispetto alla complessa legge del Terzo Settore (117/2017) e poter accedere, ad esempio, a bandi nazionali e internazionali il cui accesso è possibile solo se si è parte di una rete nazionale. Fitel è una rete del tempo libero, associa moltissimi Cral e dopolavoro aziendali, noi siamo una organizzazione di volontariato ma essendo, come dice la 117/2017, tutti enti del Terzo Settore, abbiamo potuto affiliarci. Le nostre socie e i nostri soci, se lo vorranno, potranno aderirvi individualmente e, in quel caso, godere degli sconti e delle convenzioni che ha Fitel.



Continuate, se potete, a sostenerci. Noi continuiamo e continueremo ad esserci e, fin da ora, ringraziamo tutte e tutti per le donazioni di prodotti, di denaro, di lavoro volontario.



Vi lasciamo alla lettura, a presto.




800 porzioni lasagne per il ricordo di Adele Ventura
Beh, fare 800 lasagne alla bolognese e vegetariane non è proprio una cosa da nulla!
Lo hanno fatto due chef di grande esperienza, Maurizia e Giovanni, per una cena di gala che Funzione Pubblica CGIL ha organizzato a Cervia il 15 febbraio prossimo in ricordo della loro Adele Ventura, prematuramente scomparsa nel settembre del 2021. 
Ma andiamo con ordine e raccontiamo dall’inizio questa bella avventura. Nel 2017 Giovanni Melli, nostro presidente e chef, aveva cucinato un pranzo a Modena per le e i partecipanti al congresso nazionale di Funzione Pubblica di quell’anno, al quale aveva  partecipato anche Adele Ventura che, oltre ad essere parte di Funzione Pubblica, è stata anche la sua amatissima moglie.
Adele, lo vogliamo ricordare anche noi, per Funzione Pubblica è stata delegata, funzionaria, componente della direzione nazionale, segretaria regionale, segretaria cittadina. E oltre ad essere stimata e amata da Funzione pubblica, oltre ad essere stata l’amatissima moglie del nostro presidente Giovanni Melli, è stata un po’ anche nostra.. delle Cucine popolari, un’amica sempre disponibile a dare una mano e a partecipare alle iniziative.
Funzione Pubblica nazionale ha organizzato una cena per ricordarla e renderle omaggio per il suo costante e preziosissimo impegno nel sindacato, impegno che ha mantenuto fino all’ultimo, ed ha chiesto a Cucine popolari la disponibilità a preparare una portata per quella cena che si terrà a Cervia, il 15 febbraio prossimo, nell’ambito del suo congresso nazionale. Abbiamo accettato con grande entusiasmo. Sono 750 le iscritte e gli iscritti al congresso. Ma Maurizia e Giovanni hanno voluto stare sul sicuro e hanno preparato 800 porzioni di lasagne alla bolognese e vegetariane. Venerdì 20 gennaio al Battiferro hanno preparato le basi, sabato e domenica le hanno “assemblate” ed ora le 800 porzioni di lasagne bolognesi e vegetariane sono nei freezer del Battiferro, pronte per essere scongelate, cucinate, messe in contenitori termici e portate a Cervia il prossimo 15 febbraio.
Funzione Pubblica, sempre in ricordo di Adele, farà una sottoscrizione alle Cucine popolari.



Luna ha compiuto 1 anno: festa al Battiferro
Luna Morgantini, figlia di Gioia e Francesco (nostro amico e volontario che ha appena finito di coordinare la produzione di chili e chili di tortellini, distribuiti in cambio di un contributo per le Cucine popolari) ha compiuto un anno e i genitori hanno organizzato una bella festa alla Cucina popolare Battiferro sabato 21 gennaio. Felice la bimba, felici i genitori, felici tutte e tutti: buon compleanno Luna, bimba dolcissima e bellissima, ti prenotiamo già come prossima volontaria!



Il papà ha scritto parole delicate per lei, eccole:
 
Lunetta…ti voglio fare tanti auguri per il tuo primo anno e non solo. Ti auguro tutto il meglio. Ti auguro di ridere fino ai crampi alla pancia e ai muscoli facciali. Ti auguro di stare bene con te stessa, sia da sola che in mezzo agli altri. Ti auguro di stare bene con chiunque, da chi è più debole a quelli forti forti forti. Ti auguro di porti degli obiettivi da goderti nel momento in cui li raggiungi. Fermati e goditeli. Non correre troppo. Assaporati ogni singolo passo per le strade di altre città. Fai milioni di fotografie con gli occhi, dove per scattare basta chiudere le palpebre. Scopri cosa ti fa godere nella vita. E non te ne vergognare per nessuna ragione. Anzi. Abusa di goduria. Impara a cadere, per poi rialzarti con più esperienza.
E se avrai bisogno di me, sia nei momenti bui che in quelli di massimo splendore, avrai accanto il papà più felice del mondo nel guardare sua figlia crescere. Proprio come oggi.
Buon compleanno Luna!

 


Moni Ovadia all’Arena del Sole e al Battiferro
Dal 12 al 15 gennaio scorsi Moni Ovadia, il grande artista ebreo, che si batte per la libertà dei palestinesi, grande amico delle Cucine popolari, è stato all’Arena del Sole con il suo nuovo spettacolo “Oylem Goylem”. Allo spettacolo hanno potuto partecipare gratuitamente anche 50 tra ospiti, volontarie e volontari delle Cucine popolari grazie alla disponibilità di Moni Ovadia e di Arena del Sole. 
E’ stato un gesto di grande generosità, a dimostrazione che povertà ed emarginazione si possono ridurre anche con la cultura. Venerdì 13, Moni ha voluto anche pranzare con noi al Battiferro. Eravamo in tante e tanti, c’erano anche Roberto Morgantini e sua moglie Elvira Segreto che proprio Moni Ovadia ha sposato nel 2015 in quel “matrimonio di interesse” che Elvira e Roberto hanno deciso di fare dopo 28 anni di vita insieme e due figli ormai grandi per chiedere a parenti, amiche e amici, invece di un regalo, un contributo per aprire la prima Cucina popolare (al Battiferro). Risposero in tante e in tanti: raccolsero 70mila euro.
Bella atmosfera, buon pranzo, volti sorridenti.



Morgantini a Rai 1 racconta le Cucine popolari
La storia della nascita (e anche della vita) delle Cucine popolari Roberto Morgantini l’ha raccontata anche a Rai 1 invitato da Francesca Fialdini conduttrice di Da noi a ruota libera. Ci è andato domenica 8 gennaio e la trasmissione, in onda alle 17,30, è stata seguita anche da tante e tanti di noi con grande passione. Il servizio è interessante, non è lungo e si può vedere cliccando qui.



Auguri al nostro Agostino: un gran bel 70enne
Un nostro carissimo ospite e amico fin dai primi tempi della nostra avventura, Agostino, ha compiuto 70 anni. Lo abbiamo voluto festeggiare assieme al Battiferro dove lui si è anche esibito in una bella rumba! Per vederlo e sentire come tiene tiene il ritmo cliccare qui.



Un bel pranzo assieme a docenti, ragazze e ragazzi di Agraria
Frequentano Food Policy e Politica alimentare ad Agraria nella nostra Università e provengono da tante parti del mondo. Sono un gruppo di studentesse e studenti che, poco prima di Natale, sono venuti al Battiferro per una lezione e un pranzo speciali. Sono venuti con i loro docenti Andrea Segrè, Luca Falasconi, Matteo Vittuari e, insieme, ci hanno poi restituito uno scritto sulla loro esperienza di quel giorno,  ccolo: 
 
“Poco prima di Natale la Cucina popolare Battiferro si è trasformata per qualche ora in un living lab. Oddio, qualcuno dei lettori si chiederà cos’è successo. Magari si potrebbe pensare a una nuova ricetta inventata dai fantasiosi chef egli avanzi. Niente di tutto questo. Gli studenti dei corsi di Agraria sono venuti a vedere con i loro propri occhi uno straordinario laboratorio vivente di innovazione e relazione sociale. E sì, ci voleva perchè agli studenti non basta la teoria: l’insicurezza alimentare e il diritto al cibo, l’esclusione sociale e la povertà, le disuguaglianze e la salute… Tante belle parole con cui si riempono bocche già piene. I ragazzi hanno bisogno di pratica, di vedere come stanno le cose, toccare con mano, capire cosa si può fare concretamente, esaminare dei casi. Allora è sceso in cattedra, dove di solito ci sale, il prof. Roberto Morgantini. Molto autorevole con la sua barba bianca, con la sua saggezza sorniona, ha illustrato ai ragazzi che venivano da ogni parte del mondo, la “filosofia” delle Cucine popolari. Si sono messi tutti in cerchio e nell’aula accanto alla mensa hanno ascoltato una storia che insegna molto più di un libro, che fa toccare con mano i valori più profondi della nostra società, a partire proprio da quello del cibo: il loro oggetto di studio. Poi tutti a tavola, assieme. Stupiti dalla bontà delle pietanze di alimenti raccolti da ogni dove. Una biodiversità di menù che fa bene alla salute e alla mente, perché la diversità è una grande ricchezza. Esperienza unica, da ripetere – c’era scritto nei loro commenti alle lezioni a fine anno. Bello pensare che a casa, nei loro paesi, si siano portati un po’ di Alma Mater, un po’ delle Cucine popolari, un po’ di Bologna, comunità dotta e accogliente.
I docenti di Agraria: Andrea Segrè, Luca Falasconi, Matteo Vittuari, Gli studenti di Food Policy e Politica alimentare”.

 


Carofiglio al Battiferro per mangiare assieme
Prima di andare in Sala Borsa a presentare il suo ultimo lavoro, L’ora del Caffè, realizzato assieme alla figlia Giorgia, Gianrico Carofiglio, scrittore, ex magistrato ed ex senatore della repubblica, ha voluto passare alle Cucine popolari per il pranzo, allora è venuto con la figlia al Battiferro dove ha mangiato assieme a volontarie, volontari.



Una nuova china di Mari per nostra volontaria e nostri volontari
Anno nuovo, china nuova! Grazie a Ermanno Marco Mari che ha fatto questa bella china che ritrae una volontaria e due volontari delle Cucine popolari.



Come contribuire alle Cucine popolari
– fate una donazione, questi sono gli estremi del conto corrente delle Cucine: c/c EmilBanca, intestato a CIVIBO Odv, IBAN: Associazione Civibo Iban: IT68 A 07072 02408 000000 182464  Potete farlo anche dal sito di Cucine popolari: https://www.cucinepopolari.org. Grazie!
– donate il 5×1000 alle Cucine popolari: nelle dichiarazioni dei redditi, ricordate di indicare il nostro codice fiscale nella casella del 5×1000: CIVIBO: 91372820372;
– diventate volontarie e volontari, per segnalare disponibilità scrivete a info@civibo.it;
– stanno ripartendo  (cioè con numeri di partecipanti prestabiliti) le iniziative di raccolta fondi. Se avete compleanni, feste di pensionamento, feste per qualunque ricorrenza da organizzare, pensate a noi, chiamate il nostro Roberto Morgantini al 335 7456877 o chi conoscete tra le nostre e i nostri volontari.

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la redazione del diario delle Cucine popolari
Demetrio Collina, Marta Fin

P.s.: ringraziamo per i contributi il fotografo Andrea Fabbri Cossarini e il disegnatore Ermanno Marco Mari
 

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